PATRIMONIO NON CANTATO

Pratiche magiche

Al tempo della mia ricerca antropologica (tra il 1975 e il 2000 circa) Bagnoli non era più un’area ricca di credenze popolari, di culture mediche tradizionali o di pratiche rituali. Alcune fonti documentano la presenza e l’attività di fattucchiere, risalenti alla fine dell’Ottocento, nell’area della Giudecca (Jurèca); alcune di queste operatrici preparavano finanche fatture di morte. 
L’insieme delle informazioni, relative alle pratiche rituali, proviene dall’analisi sul campo. Ho qui riportato le testimonianze dirette, personalmente registrate dalla viva voce di circa una diecina di informatori del nostro paese. Il tempo a cui si riferisce la maggior parte delle testimonianze è precedente al processo d’industrializzazione agricola. 
Fino a che è durata la civiltà agro-pastorale la credenza in queste operazioni empiriche era cieca. Non prestare fede al patrimonio della tradizione comportava il rischio d’esclusione o d’emarginazione dalla nostra comunità. Del resto in quel tempo la pratica di queste terapie, tranne i sortilegi tesi a procurare il male o la morte, avveniva alla luce del sole, perché considerata parte integrante della cultura della nostra collettività. 
Tutte queste pratiche, dicevo, sono sopravvissute almeno fino agli anni Cinquanta/Sessanta. Poi, a mano a mano che sono scorsi gli anni, grazie anche all’istituzione del medico condotto, le operazioni empiriche sono andate sempre più diradandosi, fino a che oggi sopravvivono unicamente nella memoria di pochi ottantenni.
Nella ricerca ho posto attenzione soprattutto alle credenze e alle pratiche che attengono alla magia, perché gran parte della vita di un tempo partecipava della componente magica. Tutto l’arco di vita dei nostri contadini e dei nostri pastori, dal concepimento alla nascita e dalla nascita alla morte, era segnato da giorni, da ore e finanche da momenti magici, propizi ai sortilegi e alla divinazione. In quell’epoca, che non è poi tanto lontana da noi, la magia non poco aiutava a vivere in mezzo agli stenti e alle rinunce, che affliggevano talora non solo il bagnolese, offrendo sia i mezzi per scongiurare i mali sia gli elementi interpretativi dei segni soprannaturali. 
Per comodità di consultazione, ho diviso le pratiche magiche, rilevate in territorio di Bagnoli, in sei categorie, come risulta dall’indice che segue.

Aniello Russo

Indice degli argomenti

  1. Tecniche terapeutiche per scongiurare un male già contratto
  2. Pratiche magiche per esorcizzare un male futuro
  3. Pratiche divinatorie attivate per prevedere il futuro
  4. Sortilegi d’amore
  5. Riti propiziatori
  6. Fatture per procurare la morte o per trasmettere comunque un male