Vi sono formule di scongiuro che sono delle storielle, historiolae. L’historiola in pratica contiene un breve racconto esemplare, che l’operatore magico popolare ripete perché si rinnovi la guarigione miracolosa in esso raccontata. A Bagnoli tra le più comuni, ecco la formula per curare il mal di pancia (fonte, Giulia Ciletti):

Cristu ca ra Roma menìsti,
nu càluciu r’oru mmanu purtàvi,
scuntasti nu bon’òmu
e na fémmena malevasa:
 paglia nfossa e salumenta pungente,
addo’ rurmìvu Cristu Unniputente,
falli passà stu malu r’ ventre!

(Cristo, che da Roma venisti, un calice d’oro in mano portavi; incontrasti un buon uomo e una donna senza cuore: paglia bagnata e tralci pungenti, su cui dormì Cristo Onnipotente, fa’ che gli passi ‘sto mal di ventre!). La formula richiama una leggenda (Cfr. Russo, Leggende religiose, p. 14). Una volta Cristo sul far della sera s’imbatté in un contadino che tornava dai campi con la moglie, e gli chiese ospitalità per la notte. L’uomo acconsentì, ma la moglie costrinse Gesù a dormire dietro la porta su un mucchio di tralci e di paglia bagnata. Al mattino, quando Gesù andò via, la donna fu colpita da fitte dolorose alla pancia, che neppure il medico riuscì a calmare. Allora il contadino cercò Gesù e lo riportò a casa sua. Gesù recitò la formula e la guarì.