PRATICHE MAGICHE

Sortilegi d’amore

Fattura d’amore

Per conquistare la persona amata la donna innamorata si serviva del sangue delle sue mestruazioni e cercava di somministrarlo all’amato, in dosi dispari, preferibilmente nella giornata di un sabato, che era il giorno più propizio alla messa in opera e alla buona riuscita del sortilegio. Mentre l’uomo beveva il filtro destinato a suscitare una violenta passione, lei diceva tre volte:

Sangu r’ sta natura,
attàccati a iddu fì’ cchi vita dura!

(Sangue della mia natura, legati a lui finché vita dura). In questa maniera la ragazza riduceva in suo potere la volontà del ragazzo amato. E l’avrebbe tenuto legato a sé fino al sopraggiungere della menopausa. Riferiscono la brevissima formula numerose fonti, tutte donne anziane che hanno chiesto di rimanere anonime.