BAGNOLI IRPINO DA SCOPRIRE

Tradizioni e costumi locali

 

Chiacchiere ed uncinetto

Durante le belle giornate di sole, a Bagnoli la gente ama uscire nei vicoli davanti casa con una sedia per fare due chiacchiere con i vicini. Le donne ne approfittano per dedicarsi anche all'attività dell'uncinetto, realizzando con tanta pazienza e maestria coperte, tovaglie e altri articoli per la casa e il corredo da sposa delle più giovani.

 

Peperoni ad essiccare

Caratteristica è anche l'usanza di appendere ad essiccare i peperoni rossi. I peperoni, infatti, vengono "cuciti" fra di loro con ago e filo di cotone e appesi ai balconi, le finestre e i muri davanti casa, colorando i vicoli e rendendoli ancora più caratteristici e mediterranei.

 

Carro e Coro delle Verginelle

Il popolo bagnolese è molto devoto alla Vergine Immacolata, per cui ogni anno le dedica una festa in cui si mescolano fede e cultura popolare. Infatti, durante i festeggiamenti a Lei dedicati, viene allestito il tradizionale carro artistico, con i bambini vestiti da angeli e altre figure religiose, che attraversa le vie del paese. Il carro viene accompagnato, oltre che naturalmente dai bagnolesi devoti, anche da bambine che indossano un abito tradizionale apposito per l'occasione. Al termine del cammino, il corteo si ferma nella piazza principale e le bambine vestite da " Verginelle", cantano un inno alla Madonna, di cui il testo è pubblicato in questa pagina, nel paragrafo "Canti tradizionali".

La vacca di fuoco

La seconda sera della festa in onore di San Rocco, invece, si colora di folklore con l'evento della "vacca di fuoco", un tempo forse legato alla tradizione pagana per ringraziare o per propiziare il raccolto. La vacca di fuoco è una rappresentazione in cartapesta dell'animale, dove vengono applicati fuochi d'artificio. Essa viene trasportata nella piazza centrale, dove viene accesa.

 

Lingua ed espressioni popolari

Dialetto, proverbi e detti popolari

Il dialetto bagnolese è anche frutto della creatività della gente, la quale ha arricchito l'antica eredità linguistica con nuovi termini, soprattutto per indicare quegli oggetti attinenti all'economia locale o al vivere quotidiano. I detti ed i proverbi locali sono perle di saggezza antica di cui oggi se ne riscopre il valore, colorite dal dialetto del luogo, di cui spesso la stessa lingua italiana non riesce a coglierne e ad esprimerne le sfumature.

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Canti tradizionali

I canti, le nenie, le filastrocche hanno costituito per secoli il materiale culturale che veniva trasmesso ai figli in ogni occasione e in ogni momento della vita. 
I canti sono una testimonianza più compiuta della vita bagnolese. Essi, con la rima e l'assonanza delle parole e con la musica, sono stati i più antichi e facili mezzi di trasmissione culturale e hanno continuato a svolgere questa funzione in modo predominante sino a quando l'analfabetismo è stato largamente diffuso. Con il canto il popolo ha segnato tutti i momenti e le varie esperienze della sua esistenza: l'infanzia, la fanciullezza, l'amore, il lavoro, la fede, ecc......
I bambini sin dall'infanzia, venivano educati al canto con ninne nanne, sussurrate dalle mamme. Con i canti e le filastrocche i fanciulli giocavano in gruppo nelle strade e nelle piazzette. 
Con le serenate, a notte fonda, sotto il balcone della ragazza amata, gli adolescenti esprimevano i loro primi moti del cuore. I canti o d'amore o di sdegno o satiriche accompagnavano le dure fatiche dei campi, i lavori nei boschi, la raccolta delle castagne, la "culata" nei torrenti o nei lavatoi. L'immagine più frequente è la bellezza della donna della quale l'innamorato ne canta sopratutto quella degli occhi e dei capelli.
In verità, non è molto quello che rimane del nostro patrimonio culturale e questo poco, purtroppo, sta anch'esso lentamente, ma inesauribilmente scomparendo.

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 Inno alla Vergine Immacolata - file PDF (Kb 10)

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