BAGNOLI IRPINO DA SCOPRIRE

La grotta del Caliendo

La Grotta di Caliendo, nel territorio di Bagnoli Irpino, è una tra le più importanti e conosciute cavità della Campania, la cui esplorazione è cominciata fin dal 1932. Essa costituisce l'emissario idrogeologico stagionale del Lago Laceno, posto a quota 1050 metri sul livello del mare, le cui acque sono state inghiottite nei vari secoli in differenti punti dell'altipiano, posti a quote altimetriche sempre decrescenti. È una cavità ipogea a sviluppo sub-orizzontale, con una pendenza media del 8,4 % circa ed un dislivello positivo massimo di 202 metri, con andamento sinuoso da ovest verso est, e per quanto oggi esplorato e rilevato, ha uno sviluppo spaziale complessivo di 4.114 metri. La sua temperatura interna è di circa 8° C., l'atmosfera ha un'umidità relativa del 100%.

Oggi, pur essendo ancora parzialmente attiva, la Grotta vive una fase di graduale transizione verso una condizione fossile. Attualmente è percorribile solo nei periodi di magra estiva per la presenza di innumerevoli sifoni, e sono in corso studi geo-speleologici e nuove esplorazioni soprattutto ad opera del Circolo Speleologico di Bagnoli. La Grotta è caratterizzata dall'alternarsi lungo il suo percorso di ampi corridoi (alti fino a 50 metri) ed angusti budelli, da ampie sale e stretti sifoni, da gole, salti, laghetti e meandri. Essa risulta riccamente concrezionata soprattutto nelle parti alte e nei tratti fossili, dove le volte, i pavimenti e le pareti risultano riccamente ricoperti da stalattiti, stalagmiti, o da suggestive colate, da vele o mammelloni di carbonato di calcio.
La parte bassa della Grotta, più facilmente percorribile, suggestiva ma meno ricca, accoglie l'alveo del torrente sotterraneo nei periodi invernali che dopo un percorso di circa 3 Km, risorge a valle, dalla maestosa ed imponente Bocca di Caliendo posta sul versante opposto del monte che accoglie la Grotta, su una altissima parete rocciosa, a quota 858 metri sul livello del mare, da cui si diparte poi una profonda e spettacolare forra con salti e cascate.

La Grotta di Caliendo è nota da tempo sia per la divulgazione fatta dai Gruppi Speleologici che vi hanno operato, producendo lavori ed articoli pubblicati in vari convegni tematici, che hanno permesso di comprendere la storia morfoevolutiva dell'intera area e della circolazione sotterranea del massiccio carsico del Monte Cervialto (1809 metri), sia più in generale nell'ambito dei mass-media che spesso si sono occupati della Grotta (anche con filmati andati in onda sulle reti nazionali e locali) auspicandone una sua turisticizzazione.

Le Grotte del Caliendo di Terre del Lupo